lunedì 22 aprile 2013

"Nelle mani della ribelle" di Francesca Orelli

Salve!
Oggi vi propongo un'altra autrice emergente che ho avuto il piacere di leggere e che si sta facendo strada nel panorama letterario a "suon di chitarra": Francesca Orelli, autrice del libro "Nelle mani della ribelle".
LA MIA INTERVISTA:

Ciao, Francesca, grazie di essere con noi. Domanda di rito: come ti descriveresti?


Ciao Viviana e un saluto anche agli amici del tuo blog, mi fa molto piacere essere qui con voi! Come mi descriverei...oddio, domanda di non facile risposta, visto che molti mi considerano un pacco sorpresa (ovvero sai quello che ti ritrovi all'esterno, ma non quello che ti ritrovi dentro). Diciamo più semplicemente che sono una studentessa universitaria di venticinque anni, con la passione per la lettura e la scrittura, una rockettara sfegatata che pur di vedere i suoi idoli è disposta a farsi anche viaggi di dieci ore, e da ultimo ma non meno importante, una nomade con la valigia (quasi) sempre in mano ma che è contenta solo quando si trova lontano dalla sua prig...ops, dal suo nido domestico :).
    2) Sei una scrittrice. Da dove è nata questa tua passione? 
    È nata un po' per caso e un po' perché lo desideravo...anche se non me ne rendevo conto! Da piccola volevo fare l'archeologa e specializzarmi in egittologia, anche perché ero letteralmente affascinata dal mondo dei faraoni e dalla loro mitologia, e tenere invece la scrittura più come un hobby. Ma con il trascorrere degli anni la passione per l'archeologia è scemata mentre quella per la scrittura è cresciuta di pari passo insieme a quella per il rock e per i Gotthard, fino a quando non ho deciso di imbarcarmi in quest'avventura.

    3) Da poco hai pubblicato il tuo libro "Nelle mani della ribelle". E' il tuo primo lavoro? Ti va di descriverlo?
    No, è il mio secondo lavoro, ma primo romanzo lungo! E considerando che generalmente ho poca pazienza nel portare avanti lavori “a lungo termine” (maledizione al mio Ariete in Giove che mi fa fare queste cose...poi non mi stupisco se tutte le volte è una litigata tra lui e il mio Acquario, più riflessivo e paziente), sono fiera di essere riuscita ad arrivare fino a questo risultato, che per me è già importante e degno di nota. “Nelle mani della ribelle” racconta la storia di una ragazza come noi, una disoccupata, che dopo essere uscita da una relazione burrascosa con un uomo alcolizzato e violento, decide di riprendere in mano la sua vita facendo qualcosa che a qualcuno potrebbe sembrare un po' folle a prima vista: rispondere ad un annuncio del management di una grossa rockband, che su direttiva del bassista cerca esplicitamente un uomo per quel posto. Leonardo “Leo” Jelmini infatti, oltre ad essere un uomo affascinante e un bassista di talento, è anche insopportabilmente maschilista, al punto da pensare che le donne “siano state inventate” solo per chiedergli gli autografi e scaldargli il letto. Ambra però, a dispetto di tutti i pregiudizi che sembrano imperare nel mondo dei BlackShark, passa la durissima selezione e alla fine viene assunta dal manager della band.
Ma le prove per lei non finiscono qui: infatti, oltre che con le prime reticenze dei colleghi, deve scontrarsi già dal primo giorno con Leo e con i suoi pregiudizi. Molti di sicuro adesso penseranno: “di sicuro che lascerà abbattere e scapperà alla prima occasione...”.
Niente di più sbagliato! Ambra infatti, oltre a non essere decisamente l'ultima arrivata nel suo campo, è anche una donna forte e dotata di un'energia incredibile, al punto che non solo non si lascia abbattere, ma grazie anche alle sue capacità e alla sua grinta riesce a conquistare in poco tempo la fiducia e la stima dei suoi colleghi di lavoro...e oltre a ciò, non solo ribatte agli attacchi continui del “suo” bassista, arrivando addirittura a spiazzarlo con certe uscire, ma lo porterà talmente all'esasperazione che Leo giocherà una carta che non si aspettava, e che la porrà di fronte ad una scelta non facile.


    4) Ambra e Leo sono i protagonisti della storia. In che modo sono nati questi personaggi? Ti sei ispirata a qualcuno in particolare?
    I personaggi in sé sono nati da un'idea...che non sapevo nemmeno se poteva funzionare o meno! Visto che generalmente nei romanzi rosa scritti da autrici americane e inglesi, cosa che mi fa sempre un po' arrabbiare, davanti ad un maschilista la protagonista femminile ha sempre quell'abitudine schifida di soccombere o di piangere, mi
    sono detta “già, con una mezza cartuccia succede questo, ma se gli affianco una vera donna cosa capiterà?”.
    Detto fatto, ho immaginato una ragazza con non solo l'aspetto, ma anche la forza di una tigre, un carattere appassionato e che rispondesse anche a tono ai commenti sciovinisti, fino al punto da rasentare quasi l'offesa. Pensavo che succedesse di tutto, dagli insulti continui fino alle “vie di fatto”, ma mai avrei immaginato che, poco dopo la metà del romanzo, il mio protagonista ne fosse talmente incuriosito da...e qui mi fermo, perché sennò racconto troppo alle nostre lettrici.

    5) Ho avuto il piacere di leggere il tuo libro e devo dire che mi ha colpito questo tuo voler sottolineare la forza di una donna che, a volte, può vincere i pregiudizi maschili. Come mai hai toccato un tema simile? Ti è mai capitato di incontrare una persona come Leo nella tua vita?
    Il perché è subito detto: nonostante i progressi che abbiamo fatto nel campo della scienza e della tecnica, purtroppo il nostro è ancora un mondo piuttosto “maschilista” a livello di mentalità, ma nel mio canton Ticino, soprattutto nei campi dominati fino agli anni 70 dagli uomini, la situazione è a dir poco problematica. Certo, grazie alle nuove leggi la donna di adesso può scegliere di diventare mamma senza per forza di cose temere di perdere il posto di lavoro (prima invece succedeva il contrario, ovvero anziché al congedo maternità, si andava incontro al licenziamento istantaneo), ma ancora oggi riceve 2000 franchi (circa 1500 euro) di stipendio in meno rispetto all'uomo, e nonostante siano anni che i sindacati e certi partiti politici lo denuncino, nei fatti non si è ancora concluso nulla per migliorare la situazione. Inoltre, a differenza dell'Italia, non c'è nemmeno una legge precisa né centri di accoglienza per le vittime di stalking, pertanto in caso di violenza domestica le donne ticinesi sono meno tutelate rispetto a quelle italiane e a quelle europee in genere (anche per questo ho deciso di soffermarmi a parlare nei dettagli della violenza subita da Ambra e del fatto che dopo una
    prima fase di “stasi”, la mia protagonista abbia deciso di riprendere in mano le redini della sua vita e di ricostruirsi un'esistenza. Invece nel mondo attuale, e nel canton Ticino, capita spesso che le vittime rimangano in silenzio, si addossino tutte le colpe e arrivino anche a gesti estremi come il suicidio). Non da ultimo, e qui spezzo anche una lancia a favore della situazione italiana, soprattutto di quelle donne che sono state e sono tuttora vittime di violenze, personalmente trovo che sia scandaloso che al giorno d'oggi, e nel nostro “iper avanzato a livello tecnologico e scientifico” 2013 poi, le donne vengano ancora uccise, picchiate o violate sia a livello psicologico che fisico da ex, mariti, fidanzati, compagni e via discorrendo, solo perché hanno deciso di dire basta ad un rapporto che le distrugge e di uscire fuori dal “cerchio del vizio” per rifarsi una vita migliore. Dall'inizio del nuovo anno sono già stati commessi più di cento femmicidi in tutta Italia, e quello che mi auguro, ma veramente mi auguro con tutto il cuore, è che questo numero vergognoso inizi per davvero a calare fino ad azzerarsi del tutto.
“Nelle mani della ribelle” quindi, oltre ad essere una storia d'amore molto controcorrente, è la storia di una donna, una donna come noi, con i suoi progetti, il suo carattere, le sue ambizioni, i suoi problemi, la sua vita, tutt'altro che perfetta nel quotidiano, che vuole essere anche un esempio, una rivincita ed anche un silenzioso grido di giustizia, per tutte quelle donne che hanno paura di denunciare il loro aggressore (e Ambra con il suo ex lo fa), che subiscono in silenzio tra le mura della loro stessa casa, che dopo essere uscite da un rapporto disastroso hanno paura (o non hanno il coraggio) di riprendere in mano la loro vita, fino al punto da cadere in depressione e anche da morirne.
    Per quanto riguarda il personaggio di Leonardo, sì, mi è già capitato di incontrare una persona che come atteggiamento era tale e quale a lui, ma a differenza del mio bassista lo dimostrava meno con le parole sferzanti e più con i fatti...dato che frequentavamo entrambi l'ambiente dei concerti rock, all'inizio me la sono studiata a debita distanza per vedere che tipo fosse e se valeva la pena “rimanere sua fan”, anche perché nonostante il suo evidente maschilismo aveva anche delle qualità (e molte le ho fatte anche mie, soprattutto per quanto riguarda il modo di affrontare il mio “mestiere di scrivere” e di rapportarmi con i promoter, i giornalisti, il pubblico e in generale tutto l'Universo che ruota attorno ad ogni artista, piccolo, grande o medio che sia), anche se debitamente nascoste, ma quando ho visto che oltre a trattare le donne in un modo che non mi piaceva nemmeno un po', era anche una persona vigliacca e che preferiva rifuggire i problemi anziché affrontarli di petto, me ne sono allontanata. Come Ambra infatti mi piace avere a che fare con le persone e interagire al loro fianco e con loro, e questo indipendentemente dal fatto che facciano o meno parte della cerchia dei miei amici più cari, ma i vigliacchi non li digerisco né tanto meno mi piacciono.

    6) Quanto c'è di te in Ambra?
    Poco o nulla...troppo aggressiva anche se l'ammiro per il suo modo di rapportarsi con Leo e con gli altri (magari fossi così tosta anch'io nella vita di tutti i giorni!). Personalmente mi sento molto più vicina a Fiona, la sua migliore amica, una studentessa universitaria più tranquilla e riflessiva, e a Melina, l'altra sua amica nonché fidanzata del chitarrista, che benché somigliante nei modi e in parte nel carattere, è meno aggressiva di Ambra.

  1. Sei giovanissima, eppure corri come un treno! So che sei una persona attiva e ti dai da fare. Quali sono i tuoi progetti futuri?
    Un calendario pieno di presentazioni, un'intervista con Rete Tre, la partecipazione al festival “TriesteRIParte” insieme ad altri artisti italiani e stranieri, il pre sequel di “Nelle mani della ribelle” (dove incontreremo un'altra coppia rock, anche se più tranquilla del duo Leo-Ambra), procurare altri libri per il mio “malefico” boss, riuscire a tenere in modo efficiente il mio neonato blog dedicato agli eventi in Ticino e la pubblicazione di un altro libro...ma stavolta nei panni “dell'altra parte della barricata”!

    8) Se dovessi scegliere una citazione letteraria che ti possa descrivere, quale sarebbe?
    Non è proprio “letteraria” al 100%, ma io sento molto mio il proverbio “Acqua cheta scava i ponti”...ed è vero, anche perché ad un primo impatto sembro un tipo tranquillo e che non dà problemi, ma poi andando sotto la superficie si scopre che sono molto determinata, vulcanica, insistente...al punto che la maggior parte delle cose che volevo, le ho ottenute senza fare tanti clamori!

Questo bellissimo libro narra le vicende di Ambra, una ragazza forte e intelligente, che nonostante le sue brutte esperienze amorose passate, decide di reagire e buttarsi a capofitto sul lavoro. E' qui che conosce Leo, musicista bello ma misogino, conosciuto per la sua fama di seduttore crudele. Riuscirà Ambra a farsi valere?
Ciò che mi ha colpito davvero tanto, come ho accennato nell'intervista, è la forza femminile che traspare in tutto il romanzo e che regala una marcia in più a questo piacevole libro. Il linguaggio è molto scorrevole, Francesca riesce a catturare il lettore fin dalla prima pagina. 
Ambra è agguerrita più che mai e mi ha reso subito orgogliosa di far parte della categoria femminile! Leo invece è il classico tipo che una donna non vorrebbe mai incontrare dinanzi a sè, troppo pieno di pregiudizi e false idee che lo renderanno volutamente antipatico agli occhi del lettore. Confesso che qualche volta, leggendo le sue frasi, ho sospirato scocciata: "Ma come può essere così ottuso???" Ma credo che questo sia stato il preciso intento di Francesca, anche perchè il personaggio, alla fine del libro, maturerà in meglio. Mi sarebbe piaciuto vedere un po' più di dispetti da parte di Ambra, per una mia mera soddisfazione, ma direi che riesce benissimo a tenergli testa!
Una caratteristica di Francesca, che si evince dal romanzo, è la sua forte passione per la musica e devo dire che riesce a trasmetterla bene anche ai suoi lettori.
Che aggiungere, allora? Acquistate il libro e scoprirete il mondo di Ambra e Leo! Buona lettura a tutti voi ^_^


giovedì 31 gennaio 2013

Recensione "Il cuore insanguinato" di Pamela Boiocchi

Salve a tutti! Oggi parliamo di un bel libro, che ho avuto il piacere di leggere: Il cuore insanguinato, di Pamela Boiocchi.

Trama: Isola di Saint-Christophe, XVII secolo. La giovane e coraggiosa Isabelle, figlia illegittima di un pirata e dell’ormai defunta lady Justine Ravenau, gestisce con la sua domestica Marjorie una locanda, Il cuore insanguinato, meta privilegiata di pirati e criminali. Con un pugnale nascosto sotto la gonna e una straordinaria forza interiore, Isabelle è in grado di vivere e di essere felice in un’isola così pericolosa; tuttavia, la sua quiete viene improvvisamente spezzata dall’arrivo dell’Oblivion, nave inglese comandata da lord Taylor Harriss Moore, l’uomo che sua madre aveva tradito innamorandosi del pirata e dando alla luce proprio lei, Isabelle. L’uomo propone alla giovane di allontanarsi da Saint-Christophe e di vivere a St. James of the Plain con lui. Isabelle accetta, e un nuovo mondo si apre dinanzi ai suoi occhi: abiti lussuosi, gioielli, feste. Tuttavia, la giovane donna sarà presto costretta a fronteggiare l’ipocrisia dell’alta società, che sa essere anche più pericolosa di un’isola abitata da pirati. Intanto, una guerra si profila all’orizzonte: l’isola nella quale è cresciuta e Il cuore insanguinato sono in pericolo. Sarà l’aiuto del misterioso e affascinante Tristan Storm a riportarla a Saint-Christophe per tentare di salvare ciò che ama e, soprattutto, a farle scoprire la passione. Un romanzo che ha il sapore antico dei più grandi libri d’avventure, e il fascino di una scrittura che sa parlare dritto al cuore con sensualità ed eleganza.

Che dire? La prima cosa che ho pensato leggendo la trama è stata: cavolo, non manca nulla in questo libro! Leggendo in effetti mi son resa conto che è davvero così: Pamela ci riporta indietro nel tempo e ci fa rivivere le avventure di questa ragazza, Isabelle, che da locandiera si trasforma entro poche pagine in donna ricca di alta società, pur sentendosi sempre fuori posto, ed è qui che incontra Tristan, un ragazzo affascinante e che conquista immediatamente il lettore. Di lui mi ha colpito il fatto che riesce a condizionare gli agenti atmosferici in base all'umore, particolare originale inserito nella trama. 
L'eroina si fa subito notare grazie al suo carattere un po' peperino, forse un po' troppo moderno per una ragazza di quei tempi. Un amore travolgente che lascerà senza fiato il lettore, bramoso di andare avanti e saperne di più. 
Il linguaggio è scorrevole e di piacevole lettura ma una cosa mi ha lasciato stupita: il finale. Ovviamente non rivelerò nulla, ma credo che l'autrice abbia in mente di scrivere un seguito, poichè lo si intuisce dalla lettura. 
Mi sarebbe piaciuta un po' di azione in più, magari vedere Isabelle alle prese con qualche pirata indisponente, ma nel complesso il libro è molto carino e ben scritto. In bocca al lupo quindi a Pamela! ^_^

Link per acquistare il libro: http://www.ibs.it/code/9788897810018/boiocchi-pamela/cuore-insanguinato.html

lunedì 19 novembre 2012

L'imbroglio dell'anima- Debora De Lorenzi


1) Ciao, Debora! Innanzitutto grazie di essere qui. Inizio col chiederti di parlarci di te. Come ti descriveresti?
Ciao Viviana, grazie a te per avermi invitata. E' un piacere. 
Accidenti, che domanda difficile, ho sempre evitato di parlare di me...  Credo che per descrivermi, il paragone più azzeccato sia con un temporale estivo: quando mi arrabbio, faccio un gran casino, ma esaurisco in fretta e di solito senza traccia di rancore. 
Senza dubbio sono loquace, ma detesto il pettegolezzo. Se una persona non mi piace, tendenzialmente me ne dimentico. Cambio idea in continuazione, (anche sulla gente). Sono istintiva, spontanea, fantasiosa, distratta, golosa, pigra e anche malinconica... cambio umore come il tempo.
Apprezzo i complimenti, non sopporto le critiche. Per quanto possa ammettere che siano costruttive e utili, se dicessi che le prendo bene, direi una "balla".
Detesto cucinare, anche se di solito mi riesce in maniera soddisfacente. Se proprio devo, ma non ne ho voglia, finisce che brucio tutto...
Amo la solitudine, quanto gradisco la compagnia.  Ho tante amiche, tutte diversissime tra loro come lo sono da me.  Ho anche un paio di buoni amici, una "sorellina" e una manciata di cugini a cui sono intensamente legata, oltreché un marito (a volte), due bimbi (sempre) e cinque cani (Emolga, è la mia preferita). Mi piacciono, e non necessariamente in quest'ordine: i bambini allegri e imprevedibili, gli anziani con "un sacco di vissuto" da raccontare, la bellezza, la pioggia, la musica, I LIBRI, il cioccolato fondente, la paprica piccante, le patatine fritte, l'Estathé, il Martini bianco, la coca cola, il Ginseng, la pizza fatta in casa, i profumi, i tacchi alti, le auto sportive, il cinema, il teatro,  i lancia fiamme e il mio gatto (Ghismo), un biondo da urlo!!!.
Il mio colore preferito, oggi è il blu. Vi siete fatti un'idea?
2) C'è una citazione letteraria, magari sulla scrittura o sulla lettura, che ti ha colpita e che senti tua?
Oggi, direi: 
 
" Quelli che mi lasciano proprio senza fiato
  sono i libri che quando li hai finiti di leggere
  vorresti che l'autore fosse un tuo amico per la pelle
  e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira. "

~ J. D. Salinger
 
e anche questa, che è mia :
 
"Un libro è sempre qualcosa di prezioso: esso racchiude sotto mentite spoglie l'Anima di chi l'ha creato, e spesso cattura quella di coloro che lo scelgono."
3) Come mai questa forte passione per la scrittura? Quando hai iniziato per la prima volta?
Credo che il mio grande amore sia "il sogno", una componente costante di me, da sempre. La mia nonna è una lettrice accanita e mi ha riempito la testa di fiabe, aneddoti e persino proverbi dialettali, fin dalla prima infanzia (ovviamente, faccio lo stesso con i miei figli). Così leggere, mi è stato naturale come respirare, perché ero sempre in cerca di nuove avventure, e quando poi, leggere quelle scritte da altri non mi è più bastato, ho incominciato a inventarne di mie. Scrivevo storie e racconti, già all'età di sette anni... Il primo libro  "Maledetto Libero Arbitrio", l'ho pubblicato in età adulta. Superato lo shock della condivisone con il resto del mondo delle mie idee, e visto che la critica non mi ha massacrata, ho ritentato con "L'imbroglio dell'anima", che ha ottenuto ancora più consensi. Ho scritto anche "Un fiore d'ombra", che è in attesa di valutazione e sto lavorando ad un quarto romanzo...

4) Allora, parlaci del tuo romanzo, "L'imbroglio dell'anima". Ti sei ispirata a qualche film, libro o magari qualche esperienza della tua vita?
 Con "L'imbroglio", l'ispirazione è nata da un colore, il verde; da una sensazione, l'attesa e da una canzone dei Muse "New Born". Certo, anche tutte le mie letture sull'Irlanda e sulle streghe hanno contribuito a influenzarne la stesura...
 
5) Quanto c'è di te nella bella protagonista dai capelli rossi? 
Mmm, io credo di somigliare di più a Sofia... anche se, riconosco a posteriori che c'è un po' di "Debora" in ogni personaggio. Credo sia inevitabile, dato che il libro nasce da me.
6) Nel tuo libro si parla di magia. Quanto credi alle streghe o alle pozioni magiche?
Sono di natura curiosa, la religione, la morte, la magia, mi attraggono parecchio... non dico altro!
7) Dov'è possibile reperire il libro?
 "L'imbroglio dell'anima", è edito dalla Butterfly Edizioni, distribuito dalla Co.Libri ed è reperibile in tutte le librerie e le cartolibrerie d'Italia. Se non lo trovate negli espositori, basta ordinarlo. Inoltre è presente in tutti i principali negozi On-line (Amazon.it - IBS...), consegna in 48 ore.

8) Da scrittrice, cosa consiglieresti a chi ha voglia di intraprendere questa strada?
8) Se non ti dispiace, preferirei non dare consigli, non mi sento tanto esperta o capace da potermelo permettere... Aggiungo solo che, personalmente, non  sono disposta a rinunciare ai miei sogni, per quanto, per qualcuno possano sembrare assurdità... io preferisco non correre il rischio!

9) Parlaci dei tuoi progetti futuri.
Come ti dicevo, ci sono altri libri "in corso d'opera", ma con me non si sa mai...
Ti auguro un grosso in bocca al lupo e grazie ancora!
Crepi il lupo, e grazie a te!

Trama: Un'antica profezia introduce alla lettura di questo romanzo in stile fantasy. La narratrice, Charlotte Mcdonnell, un'affascinante giovane Irlandese, si trova proiettata in Italia, ai giorni nostri, senza riuscire a ricordare nulla del suo passato, se non immagini e sensazioni di luoghi tremendamente affascinanti. Strani ed inspiegabili eventi caratterizzano la sua attuale esistenza, così come innumerevoli misteri, convincendola a rifiutare la parvenza di "normalità" che le viene imposta, e decidere di ritrovare se stessa e la sua storia. L'Irlanda è la chiave, il punto di partenza da cui lanciarsi a capofitto verso un mirabolante ed inimmaginabile destino. Il ritmo è incalzante, la storia appassionante e avvincente, dove l'intrecciarsi di eventi e personaggi, unici e misteriosi, coinvolge ed emoziona.

RECENSIONE: 
Devo essere onesta, la prima cosa che mi ha colpita del libro è stata la copertina ben fatta che rappresenta perfettamente tutto il carattere enigmatico della protagonista. Leggendolo, però, ho capito che non era stupenda solo quella. Con Debora entriamo in un mondo magico e affascinante, ricco di fantasia e colpi di scena. La protagonista narra le vicende della sua famiglia e le sue antenate, coinvolgendoci subito nella sua storia. Lo stile di scrittura è scorrevole e riesce a catturare subito l'attenzione, senza giri di parole, e ciò che ho apprezzato di più in Debora è il saper descrivere alla perfezione i caratteri di ogni strega, tutti particolari per qualche caratteristica. 
I personaggi maschili sono molto affascinanti ma ciò che mi ha colpito di più è la forza delle donne, che in questo libro è rappresentata al meglio.
Si parla tanto di letteratura straniera, ma perchè non rivalutare e leggere anche i nostri scrittori? Debora dimostra perfettamente che il fantasy può essere ben scritto anche dai nostri e, da scrittrice e lettrice del genere, ne sono orgogliosa. 
Bè, che dire? Complimenti alla nostra scrittrice! 

martedì 6 novembre 2012

INTERVISTA A ROSSANA LOZZIO


Oggi facciamo quattro chiacchiere con Rossana Lozzio, autrice di "Un pubblico di stelle... sorride".

Ciao, Rossana! Innanzitutto grazie di essere qui. Inizio col chiederti di parlarci di te. Come ti descriveresti?


Ciao a te, Viviana e grazie per la tua ospitalità!Solitamente, preferisco che siano gli altri a parlare di me, per una riservatezza che mi accompagna sin da bambina ma se proprio dovessi descrivermi, direi che sono una donna sempre in cerca di novità e che adoro ascoltare la musica, specialmente dal vivo, camminare, conoscere nuovi luoghi, fare la zia di tre splendidi “nipoti nell’anima”, cioè figli di due carissime amiche che considero sorelle, occuparmi del mio cane Foxy, volpino quasi quindicenne… ma che, soprattutto, amo navigare in internet e scrivere!
 C'è una citazione letteraria, magari sulla scrittura o sulla lettura, che ti ha colpita e che senti tua?
 Ce ne sono alcune ma si tratta, per lo più, di estratti di testi di canzoni… tanto per rimanere in tema, ricordi? Ascolto molta musica! I testi che amo di più sono quelli di Pino Mango e del mitico Sting… mi sovviene ora, a tale proposito, una delle frasi che sento mia da quando ho avuto modo di ascoltarla e che è anche il titolo di una canzone del grande artista inglese: “History will teach us nothing”… ma è proprio una delle tante!
 Come mai questa forte passione per la scrittura? Quando hai iniziato per la prima volta?
 Sono nata con questa passione… credo di averla ereditata da mio padre, giornalista pubblicista e auto didatta. Come lui, non ho avuto il privilegio di poter continuare gli studi, dopo la scuola dell’obbligo ma sono fiera di affermare che, comunque, sono riuscita a coltivare un sogno che ho cominciato a realizzare nel 2005, con la pubblicazione del mio primo romanzo “Fino alla fine”.
  Allora, parlaci del tuo romanzo, "Un pubblico di stelle... sorride". Ti sei ispirata a qualche film, libro o magari qualche esperienza della tua vita?
 Per quanto riguarda la storia, no. E’ frutto della mia fantasia, anche se ho preso spunto da un vecchio amore per la coppia protagonista del romanzo che vede la donna appena più grande del compagno di qualche anno! Prendo invece spesso spunto da persone reali, per creare i personaggi dei miei romanzi… da cantanti più o meno famosi, da attori, da musicisti! Il mondo dello spettacolo è per me, da sempre, grande fonte di ispirazione!
 Nel tuo libro si parla di destino. Tu credi davvero al destino o è solo un'idea letteraria o cinematografica?
 Io credo fortemente nel destino. Ci sono fili destinati ad intrecciarsi, nel percorso terreno di ognuno di noi o che, al contrario, potranno solo sfiorarsi o non incontrarsi mai ma tutto accade perché era scritto da qualche parte!
 Dov'è possibile reperire il libro?
 Il libro è uscito da appena quattro giorni ed è reperibile sul sito dell’editore, www.runaeditrice.it (senza spese di spedizione) oppure, su ordinazione, in tutte le librerie del Paese.
 Da scrittrice, cosa consiglieresti a chi ha voglia di intraprendere questa strada?
 Di crederci fortemente, perché la strada, per la maggior parte di noi “sfortunati mortali” è lunga e seminata di ostacoli. Di armarsi di pazienza e se posso, di non accettare qualsiasi proposta contrattuale… ma di stare molto attenti alle lusinghe che spesso nascondono richieste di contributo all’autore.
 Hai qualche idea per il futuro, magari un seguito del libro oppure qualche altro progetto letterario?
 Nel mio futuro, oltre alla promozione di “Un pubblico di stelle… sorride” che sta per avere inizio, sono già presenti due prossime uscite di altri miei romanzi, uno dei quali è risultato il vincitore della 5° edizione del Concorso letterario “Da donna a donna” con Edizioni Miele. Continuo a scrivere, naturalmente, sul mio Blog Rossana Lozzio – Scrittrice per passione (http://rossanalozzio.blogspot.it/), sul mio sito (http://www.roxieplace.com) e per una rivista online, Espressione Libri, per la quale mi occupo di intervistare colleghi scrittori e non e di una rubrica di posta, “Parliamone con Roxie”.
 Ti auguro un grosso in bocca al lupo e grazie ancora!
TRAMA: Le strade di Laura e di Simone si separano bruscamente, quando lui, più giovane di qualche anno e innamorato di lei da sempre, si rende conto che non sarà mai contraccambiato e decide di dedicarsi alla carriera musicale, cogliendo l’occasione per cambiare completamente vita. Lascia il piccolo paese nel quale sono cresciuti insieme e parte per tentare la carriera di cantante che evolverà, conducendolo ad avere un notevole successo in tutto il mondo.
Una notte stellata di molti anni dopo si ritrovano, lei medico affermato in una clinica svizzera e sposata con il direttore della stessa, nonché madre felice di un bimbo di otto anni e lui, vittima di una tentata rapina, con il setto nasale compromesso.
Complici l’affetto spropositato nei loro confronti dei più cari amici, entrambi omosessuali, che all’inizio si tollerano a fatica, e la magia di una grande casa nel loro paese d’origine, avranno modo di rispolverare un passato doloroso per entrambi e di comprendere che quell’amore creduto unilaterale, non solo era reciproco ma che non è mai stato veramente accantonato e anzi, era rimasto assopito, nella lunga attesa di poter tornare ed essere vissuto alla luce del sole.
Le cose sono cambiate, a dividerli, ci sono il matrimonio di lei, i dubbi e tutte le sue paure…l’amore, quello vero ed incontaminato, è destinato a durare per sempre?

Rossana Lozzio e' nata a Verbania il 05 ottobre 1965.Inizia a scrivere per gioco e continua a farlo per passione. Le sue storie raccontano di sentimenti quali l'amicizia, in cui crede da sempre fortemente, e ovviamente l'amore.
DOVE POTETE CONTATTARLA: www.roxieplace.com


lunedì 5 novembre 2012

Iniziamo

Salve a tutti! Questo blog inizia un po' per gioco, un po' per passione. L'arte ci circonda in tutte le sue forme. Allora perchè non parlarne? Qui si leggerà un po' di tutto e ci saranno recensioni, interviste e opinioni. Restate con me! ^_^